E’ affascinante pensare che ogni luogo racconti una sua piccola grande storia, di cui i giardini spesso fanno parte. Essendo ogni storia differente, il limite alla creativita’ nel progettare un giardino e’ quindi pressoche’ nulla. Ogni paesaggio in cui opero, che sia urbano, rurale, marittimo o montano presenta un’infinita varieta’ di suggerimenti a cui attingere forme, colori, proporzioni e luci. L’architettura degli edifici e’ sempre un importante punto di riferimento e il periodo storico di costruzione, il suo stile e le sue peculiarita’ sono vincolo imprescindibile nella creazione del suo intorno. L’aspetto scultoreo e’ il sottofondo comune di molti miei lavori che utilizzano la terra, la pietra, i sassi, il legno, il ferro, l’acqua e naturalmente l’infinita varieta’ delle piante per esprimersi. La plasticita’ e’ nei movimenti di terra, nelle sagome dei grandi cuscini vegetali o direttamente nei pannelli e nelle sculture in pietra collocate all’interno dei giardini. La tradizione storica del giardino classico italiano spesso ritorna rivisitata e attualizzata per meglio rispondere alle esigenze del “nuovo giardino italiano” e di una nuova committenza. Un grande rispetto per gli elementi naturali e’ alla base di un lavoro che nasce dall’osservazione, si materializza nel progetto grafico e infine si concretizza sul campo, lasciando un ruolo non certo secondario al tempo.
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